La gestione sostenibile dei rifiuti comincia tra le mura di casa. Tra le pratiche virtuose più semplici ed efficaci vi è il compostaggio domestico, un metodo naturale e consapevole che consente non soltanto di ridurre la quantità di rifiuti prodotti ma anche di beneficiare di agevolazioni fiscali sempre più diffuse.
Oggi, infatti, un numero crescente di Comuni italiani premia i cittadini che adottano questa buona pratica offrendo uno sconto sulla parte variabile della Tari, la tassa sui rifiuti.
Cos’è il compostaggio domestico
Il compostaggio domestico è un modo per trasformare i rifiuti organici, come avanzi di cibo, bucce di frutta, resti di piante e potature, in compost, una sostanza simile al terriccio, ricca di nutrienti. Questo avviene grazie a piccoli microrganismi che, con l’aiuto dell’aria, scompongono i materiali in modo naturale, progressivo e sicuro.
Si tratta di un’attività che può essere svolta sia in giardini e orti, grazie a compostiere da esterno, sia su terrazzi e balconi attraverso appositi contenitori o vermicompostiere, che impiegano lombrichi per velocizzare il processo.
È una pratica alla portata di tutti: bastano attenzione, costanza e una corretta selezione dei rifiuti.
Perché i Comuni incentivano il compostaggio
Il motivo per cui molte amministrazioni locali hanno deciso di sostenere il compostaggio domestico è duplice: da una parte c’è il risparmio ambientale, dall’altra quello economico. Gli scarti organici costituiscono una parte significativa e pesante del totale dei rifiuti urbani: smaltirli attraverso i canali tradizionali comporta un dispendio elevato di energia, risorse e carburanti.
Promuovendo il compostaggio, si alleggerisce la quantità di rifiuti da raccogliere e trattare, si abbassano le emissioni di CO₂ e si riduce il ricorso alle discariche o agli impianti industriali. In questo modo, il cittadino viene riconosciuto come parte attiva del ciclo dei rifiuti e non più solo come fruitore passivo di un servizio.
Quanto si può risparmiare sulla Tari
Lo sconto sulla Tari per chi pratica il compostaggio domestico riguarda in genere la quota variabile della tassa, ovvero quella che si basa sulla presunta produzione annua di rifiuti. L’entità della riduzione è stabilita autonomamente da ciascun Comune, poiché la Tari è una tassa locale disciplinata da regolamenti municipali.
In linea generale, le agevolazioni oscillano tra il 10% e il 30%, anche se in alcune realtà particolarmente virtuose, come certi Comuni del Trentino, si raggiungono percentuali più elevate.
Per conoscere l’esatto ammontare dello sgravio, è indispensabile consultare il sito ufficiale del proprio Comune o rivolgersi direttamente all’Ufficio Tributi o all’Ufficio Ambiente.
Come iniziare a fare compostaggio in casa
Avviare un sistema di compostaggio domestico non è complicato, ma richiede uno spazio idoneo e una certa cura. Chi dispone di un giardino può collocare una compostiera direttamente sul terreno, in una zona ombreggiata e ben areata. Chi vive in appartamento, invece, può optare per soluzioni da balcone o per sistemi di vermicompostaggio.
Oltre al contenitore, servono pochi strumenti di base: un secchio per raccogliere i rifiuti organici in cucina, una forchetta per mescolare periodicamente i materiali, e materiale secco (foglie, segatura, cartone) per equilibrare l’umidità. È importante non introdurre scarti di carne, pesce, latticini, oli esausti o altri materiali non biodegradabili.
In alcuni Comuni viene fornito un kit gratuito per iniziare il compostaggio, previa iscrizione a un apposito programma comunale. Questa iniziativa facilita l’accesso alla pratica anche a chi è alle prime armi, contribuendo a diffonderne l’adozione.
Come ottenere lo sconto sulla Tari
Per beneficiare della riduzione fiscale prevista, occorre presentare una specifica domanda al proprio Comune, secondo le modalità indicate nel regolamento. In genere, la procedura prevede:
• La compilazione di un modulo di autocertificazione che attesti l’avvio e il mantenimento continuativo della pratica;
• L’iscrizione all’albo dei compostatori, ove previsto, con eventuali controlli periodici;
• In alcuni casi, la partecipazione a corsi formativi, anche online;
• Il rispetto di scadenze precise, spesso fissate nei primi mesi dell’anno, per permettere l’applicazione dello sconto dall’anno successivo.
Una volta che la richiesta è stata approvata, lo sconto viene applicato direttamente alla bolletta o detratto dalle rate successive della Tari.
Compost: una risorsa preziosa
Il compost prodotto in casa può essere utilizzato in modo versatile: è perfetto per fertilizzare orti e giardini, migliorare il suolo dei vasi da balcone, ridurre il consumo di fertilizzanti chimici e aumentare la ritenzione idrica del terreno. Non si tratta solo di un vantaggio per il portafoglio, ma anche per la salute dell’ambiente.
Inoltre, il compostaggio domestico rappresenta un gesto educativo e concreto che promuove una cultura del rispetto, della responsabilità e dell’economia circolare. Ogni residuo organico può diventare una risorsa viva, capace di chiudere il cerchio tra ciò che consumiamo e ciò che restituiamo alla terra.