fare clic per attivare lo zoom
Caricamento mappe
Nessun risultato trovato
apri mappa
Vedi Roadmap Satellite Hybrid Terrain La mia posizione schermo intero Precedente Prossimo
Risultati della ricerca

Come ottenere lo sconto sulla Tari grazie al compostaggio  domestico

Postato da Luca Altariva on 18 Agosto 2025
| 0

La gestione sostenibile dei rifiuti comincia tra le mura di casa. Tra le pratiche virtuose più semplici  ed efficaci vi è il compostaggio domestico, un metodo naturale e consapevole che consente non  soltanto di ridurre la quantità di rifiuti prodotti ma anche di beneficiare di agevolazioni fiscali sempre più diffuse. 

Oggi, infatti, un numero crescente di Comuni italiani premia i cittadini che  adottano questa buona pratica offrendo uno sconto sulla parte variabile della Tari, la tassa sui  rifiuti. 

Cos’è il compostaggio domestico 

Il compostaggio domestico è un modo per trasformare i rifiuti organici, come avanzi di cibo, bucce di frutta, resti di piante e potature, in compost, una sostanza simile al terriccio, ricca di nutrienti. Questo avviene grazie a piccoli microrganismi che, con l’aiuto dell’aria, scompongono i materiali in modo naturale, progressivo e sicuro.

Si tratta di un’attività che può essere svolta sia in giardini e orti, grazie a compostiere da esterno, sia  su terrazzi e balconi attraverso appositi contenitori o vermicompostiere, che impiegano lombrichi  per velocizzare il processo.

È una pratica alla portata di tutti: bastano attenzione, costanza e una  corretta selezione dei rifiuti. 

Perché i Comuni incentivano il compostaggio 

Il motivo per cui molte amministrazioni locali hanno deciso di sostenere il compostaggio domestico  è duplice: da una parte c’è il risparmio ambientale, dall’altra quello economico. Gli scarti organici  costituiscono una parte significativa e pesante del totale dei rifiuti urbani: smaltirli attraverso i  canali tradizionali comporta un dispendio elevato di energia, risorse e carburanti. 

Promuovendo il compostaggio, si alleggerisce la quantità di rifiuti da raccogliere e trattare, si  abbassano le emissioni di CO₂ e si riduce il ricorso alle discariche o agli impianti industriali. In  questo modo, il cittadino viene riconosciuto come parte attiva del ciclo dei rifiuti e non più solo  come fruitore passivo di un servizio. 

Quanto si può risparmiare sulla Tari 

Lo sconto sulla Tari per chi pratica il compostaggio domestico riguarda in genere la quota  variabile della tassa, ovvero quella che si basa sulla presunta produzione annua di rifiuti. L’entità  della riduzione è stabilita autonomamente da ciascun Comune, poiché la Tari è una tassa locale  disciplinata da regolamenti municipali. 

In linea generale, le agevolazioni oscillano tra il 10% e il 30%, anche se in alcune realtà  particolarmente virtuose, come certi Comuni del Trentino, si raggiungono percentuali più elevate.
Per  conoscere l’esatto ammontare dello sgravio, è indispensabile consultare il sito ufficiale del proprio  Comune o rivolgersi direttamente all’Ufficio Tributi o all’Ufficio Ambiente. 

Come iniziare a fare compostaggio in casa

Avviare un sistema di compostaggio domestico non è complicato, ma richiede uno spazio idoneo e  una certa cura. Chi dispone di un giardino può collocare una compostiera direttamente sul terreno,  in una zona ombreggiata e ben areata. Chi vive in appartamento, invece, può optare per soluzioni da  balcone o per sistemi di vermicompostaggio. 

Oltre al contenitore, servono pochi strumenti di base: un secchio per raccogliere i rifiuti organici  in cucina, una forchetta per mescolare periodicamente i materiali, e materiale secco (foglie,  segatura, cartone) per equilibrare l’umidità. È importante non introdurre scarti di carne, pesce,  latticini, oli esausti o altri materiali non biodegradabili. 

In alcuni Comuni viene fornito un kit gratuito per iniziare il compostaggio, previa iscrizione a un  apposito programma comunale. Questa iniziativa facilita l’accesso alla pratica anche a chi è alle  prime armi, contribuendo a diffonderne l’adozione. 

Come ottenere lo sconto sulla Tari 

Per beneficiare della riduzione fiscale prevista, occorre presentare una specifica domanda al  proprio Comune, secondo le modalità indicate nel regolamento. In genere, la procedura prevede: 

• La compilazione di un modulo di autocertificazione che attesti l’avvio e il mantenimento  continuativo della pratica; 

• L’iscrizione all’albo dei compostatori, ove previsto, con eventuali controlli periodici; 

• In alcuni casi, la partecipazione a corsi formativi, anche online; 

• Il rispetto di scadenze precise, spesso fissate nei primi mesi dell’anno, per permettere  l’applicazione dello sconto dall’anno successivo. 

Una volta che la richiesta è stata approvata, lo sconto viene applicato direttamente alla bolletta detratto dalle rate successive della Tari. 

Compost: una risorsa preziosa 

Il compost prodotto in casa può essere utilizzato in modo versatile: è perfetto per fertilizzare orti e  giardini, migliorare il suolo dei vasi da balcone, ridurre il consumo di fertilizzanti chimici aumentare la ritenzione idrica del terreno. Non si tratta solo di un vantaggio per il portafoglio, ma  anche per la salute dell’ambiente. 

Inoltre, il compostaggio domestico rappresenta un gesto educativo e concreto che promuove una  cultura del rispetto, della responsabilità e dell’economia circolare. Ogni residuo organico può  diventare una risorsa viva, capace di chiudere il cerchio tra ciò che consumiamo e ciò che  restituiamo alla terra.

  • Ricerca Avanzata

    Altre opzioni di ricerca